sabato 21 giugno 2008

20 GIUGNO 2008: OSSERVATORI E INFORTUNI

Si è insediato il Comitato di sorveglianza dell’Osservatorio regionale per il monitoraggio degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, istituito dalla legge regionale n. 27/2007.
Dell’organismo fanno parte, dirigenti regionali e delle ASL, il direttore dell’Inail, un avvocato con esperienza nel settore, rappresentanti di Confindustria, Confartigianato, Api e dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.
Lo comunica l’assessore regionale alle infrastrutture Innocenzo Lo Guercio.
Hanno fatto appena in tempo ad inaugurare un altro carrozzone che alla Fiat di Melfi (il medesimo giorno) l’ennesimo infortunio grave rischia di portarsi via un altro operaio.
Andrea Gallo un operaio di 38 anni era al lavoro, in un box definito “protetto” è stato colpito pesantemente da una mola, staccatasi dal suo punto di fissaggio.
Ai compagni di lavoro che l’hanno soccorso è apparso subito in condizioni disperate.
E’ stato trasportato subito all’Ospedale S.Carlo di Potenza e i sanitari gli hanno riscontrato una forte ferita alla fronte ed una presunta frattura al cranio.
Appena partito da Melfi sembrava possedere un minimo di lucidità, invece al suo arrivo al S.Carlo, aveva del tutto perso conoscenza.
L’operaio è ricoverato nel reparto di neurochirurgia con prognosi riservata “d’obbligo” per le prossime 48 ore e le sue condizioni restano gravi.
Nel frattempo “la Fiat di Melfi convoca i delegati di fabbrica incaricati di seguire i processi e le iniziative legate all’applicazione e all’osservanza delle norme di sicurezza in fabbrica”!!
Intanto pochi giorni fa un operaio di una terziarizzata della Fiat di Melfi si è preso due giorni di sospensione e un’altra sanzione è in arrivo perché si è rifiutato di lavorare in una postazione dove “non gli veniva garantita la sicurezza”.
A “cascata” i numerosi osservatori continuano a “registrare” e a “blaterare”, gli operai a rischiare la pelle e a morire.

1 commento:

combattente ha detto...

ciao,
sono Combattente un dipendente della siltal di pignataro maggiore (ce) ormai in cassa integrazione da diversi anni volevo segnalarle il nostro blog

http://siltal.blogspot.com/



SILTAL .... storia di un buco
Questo Blog, vuole denunciare l'insostenibile ed ormai estenuante situazione dei lavoratori e delle lavoratrici SILTAL ed IAR-SILTAL di Pignataro Maggiore dando voce a tutti i lavoratori e le lavoratrici che fino ad oggi non sono riusciti a dire il Blog è aperto a tutti senza alcuna limitazione aderite.






... storia di un buco
La IAR nasce negli anni settanta a Ticineto con la vocazione, comune nella zona, di realizzare apparecchi che producano freddo. Si specializza in apparecchi per la conservazione di prodotti surgelati e di gelateria, diventandone leader europeo in poco tempo. Vetrine e conservatori variopinti entrano nei pubblici esercizi di tutta Europa a sostegno delle marche più importanti del settore.

Si fa così conoscere ed apprezzare. Può tentare una nuova linea di prodotti, più domestica. Si diffondono presto per le cantine, italiane e non, congelatori a pozzetto ad uso domestico di sua produzione. Quasi in sordina, perché escono dalle linee con i marchi più disparati.
Ciò che conta è produrre a prezzi competitivi e remunerativi . Si lasciano ai clienti le politiche di marketing e di distribuzione.

La produzione dai livelli artigianali dei primi tempi cresce a tal punto da richiedere lo scorporo della parte più professionale dell'attività ed il potenziamento della parte più domestica. Costituisce una nuova società, la Iarp, avvia un nuovo stabilimento più specializzato a Casale Monferrato, ed acquisisce la società Carma che opera in zona ad Occimiano.

E' il boom per l'azienda in un periodo di crisi per tutto il proprio settore. Sfruttando il momento, con scelte controcorrente e piene di coraggio, mentre le concorrenti dismettono perseguendo fini più speculativi e poco industriali con operazioni finanziarie ad ampio raggio, decide di lanciarsi pienamente nel settore domestico acquisendo dalla Zanussi il nuovo stabilimento di Bassano del Grappa. La gamma si estende ai frigoriferi e ai congelatori verticali.

Non cambia la politica. Nascono le prime Filiali commerciali estere in Spagna, in Francia e in Danimarca. Le vendite crescono a dismisura, con una progressione vertiginosa. La liquidità che si viene a creare consente altri passi nella direzione di espandersi ancora. Inizia il periodo di acquisizioni quasi costante.

Dalla Siltal Casa rileva lo stabilimento di Abbiategrasso. Ne elimina la linea di frigoriferi, ma ne potenzia quella per le lavabiancheria, quadruplicandone la produzione. Allarga in misura consistente la sua presenza internazionale grazie all'impiantistica e alla componentistica. Russia, Cina e i più diversi paesi del terzo mondo diventano partner costanti, nella fornitura di Know-how, di fabbriche, di impianti o di soli componenti per realizzare elettrodomestici localmente. Dalla Whirlpool rileva lo stabilimento di Montcada nei pressi di Barcellona. E' la risposta alla crescita della domanda che Bassano fatica a soddisfare. Dalla Elettrolux rileva lo stabilimento di Castellbisbal sempre nei pressi di Barcellona. Si aggiunge la cottura. Dalla Mea di Torino acquisisce l'attività produttiva di None. Entrano le asciugabiancheria, destinate al mercato nordeuropeo che si va sempre più allargando. Dalla LG coreana rileva lo stabilimento di Pignataro Maggiore. E' il no-frost a interessare, ma non solo.
Il piano di crescita concordato con lo stato italiano che vi partecipa inizialmente in minima misura prevede il potenziamento.
Costituisce la Silia spa di Pignataro Maggiore. Lo stabilimento raddoppia; raddoppia la produzione. Ai frigoriferi si aggiungono le lavabiancheria che hanno abbandonato Abbiategrasso per far posto alle asciugabiancheria di None che non è più sufficiente a soddisfare la richiesta triplicata. Avvia la produzione delle lavabiancheria con carica dall'alto. Apre nuove Filiali in Grecia, in Germania, in Polonia. Si apre il mercato dell'est europeo. Il marchio Siltal primeggia in Bulgaria; una lavatrice Siltal raggiunge Vladivostok. Apre una Filiale a Chieri per seguire meglio il mercato africano e mediorientale. Dalla Areilos rileva il pacchetto azionario e l'intera attività di Soliera. Interrompe la produzione di Castellbisbal e potenzia la fabbrica italiana triplicandone la produzione. E' la volta ora di nuove Filiali in Olanda e in Inghilterra a preludere nuovi orizzonti.

Storia di un buco ... puo sembrare una cosa insignificante e rimediabile, non è così quando si verifica nella gestione di un azienda ma soprattutto nella vita delle famiglie che lavorano per essa. Nel 2004 la IAR-SILTAL scopre un buco di svariati milioni di euro, in più la perdita di alcune commesse importanti che l'azienda aveva, da quel momento inizia la travagliata storia dei lavoratori e delle lavoratrici.

Perdita delle commesse Il tutto sembra partire dallo stabilimento di Pignataro Maggiore, la proprietà ci avverte con svariati comunicati che la qualità del nostro prodotto è in calo, e stranamente, cosa mai verificatasi prima, all'interno di alcune lavatrici e frigoriferi sono stati trovati oggetti di vario genere.

Considerazioni ... Inziamo col dire, che gli operai di Pignataro Maggiore provengono dalla LG coreana, è gente formata ma soprattutto è gente che ha saputo dare a Terensio Lupano patron della Iar-Siltal uno stabilimento a scarto zero o per lo meno vicino ad esso, è gente che fino a poco tempo prima dell'acquisto da parte di Iar-Siltal produceva tecnolagia innovativa " NON FROST " e di indubbia classe A sia estetica che funzionale. Ma cosa molto importante a mio avviso è che tutto il processo produttivo era racchiuso in un unico stabilimento, all'arrivo di Iar-Siltal le cose cambiano, gli impiegati vengono spostati alle linee di montaggio, l'ufficio progettazione resta con una sola persona che deve seguire sia i frigoriferi che le lavatrici inoltre la sua funzione è quella di portavoce perchè gli uffici progettazione sono nella sede legale della società, il quadro si completa con l'apparizione di due figuri IL DIRETTORE ed il CAPO DELLA PRODUZIONE, il primo una figura apparentemente insignificante, con una grandissima capacità persuasiva dialogando con lui si ha l'impressione che sappia le risposte ancor prima di porre le domande. Lui è il perno principale, comanda su tutti e su tutto fa il bello ed il cattivo tempo, riesce a portare lo stabilimento a reggime produttivo in nemmeno un anno, condiziona gli operai con la sua continua presenza fisica in tutti i reparti produttivi ma cosa molto importante in pochi mesi riesce a far uscire dalla testa degli operi la mentalità LG. IL CAPO DELLA PRODUZIONE molto elegante e distinto, a prima vista sembra sappia il fatto suo ma poi ... " sei solo chiacchiere e distintivo " questo per dirla in breve, urla e sbraita tantè che in poco tempo aquisice il nomignolo di " tigerman " anch' egli contribuisce allo sfascio ed in maniera molto attiva, visto la sua posizione. la politica del " vai avanti " la fa da padrone c'è un grande interesse per la quantità e non per la qualità indubbiamente in entrambe i campi quello del freddo ed il lavaggio si lavora su un prodotto vecchio ed obsoleto che però per i primi tempi sembra tirare ma poi si sa la concorrenza fa il resto.

... Mea culpa questo è quello che dovremmo fare un pò tutti noi operai, anche noi abbiamo le nostre colpe, avremmo potuto avere più contatti con i cugini e fratelli degli altri stabilimenti ma soprattutto combattere il menefreghismo di alcuni sulle scelte produttive di altri, alcuni avrebbero potuto vendersi di meno ed altri un pò di più invece da parte nostra c'è stato solo il pensare a noi stessi come singolo individuo e non come un solo corpo che vive e produce.
E' l'unione che fa la forza ed è sempre stata la nostra pecca siamo sempre stati deboli e soli anche ora che siamo in seria difficolta continuiamo con questo atteggiamento e quello che è più grave stiamo inziando a farci la guerra tra noi ed alla fine abbiamo pagato e continuiamo a farlo ed insieme a noi le nostre famiglie. Il fatto è che tra chi riesce a tirare avanti perchè ha una attività oppure il doppio lavoro e chi invece vive di sola cassa non c'è differenza tranne che economica la vera differenza tra gli operai è una, ed è una terribile verità c'è chi sa di essere solo un numero all'interno ad all'esterno della fabbrica e chi invece crede di essere il numero sia all'interno che all'esterno, questa è la vera differenza perchè ci sono numeri che contano ed altri che si lasciano contare noi tutti apparteniamo alla seconda categoria non importa quanto si possa essere ricchi o poveri e quanto stupidi o intelligenti alla fine c'è sempre uno che conta per e più di noi sia all'interno che all'esterno della fabbrica.

GEPA-famm e così che il Sig. Garaffini Gabrio dovrebbe chiamare il suo gruppo ( per tè che non sei di Napoli e dintori famm sta per fame tnimm famm = abbiamo fame ) nel 2006 si affaccia alle porte della IAR - SILTAL un gruppo che sembra uscito da un film di fantascenza si parla di milioni di euro come fossero bruscolini si parla di refrigerazione passiva e di ingegnieri che avrebbero progettato una macchina avveneristica dal design innovativo si scissero gli operai di Pignataro tra qualificati, tecnici, quasi scenziati, un poco scienziati e chi più ne ha più ne metta si cominciarono a montare macchinari e trasformare e spostare interi reparti produttivi da una parte all'altra dello stabilimento e dell' Italia chi stava a destra è andato a sinistra e viceversa e giorno dopo giorno lettera dopo lettera si faceva avanti il nome di BEATRICE la lavatrice una macchina nata già vecchia per niente concorrenziale insomma BEATRICE ... un cesso di lavatrice in tutto questo trambusto la GEPA-famm riesce ad acquistare tra mille promesse e milioni di euro ( mai visti ) gli stabilimenti del gruppo IAR - SILTAL.

Dal sito GEPAFIM La Siltal S.p.A. è stata costituita l’8 novembre 2006 dalle società: Gepafim Holding S.p.A. (95%) e dalla C.& P. TECHNOLOGY S.p.A. (5%). La Siltal é deputata all’attività di produzione di apparecchiature refrigeranti per la conservazione di beni e di prodotti, in regime di freddo, e piccoli e grandi elettrodomestici. La Siltal S.p.A., attraverso apposita nomina da parte della Gepafim Holding SpA, ha rilevato tutta l’attività industriale della ex-Iar-Siltal S.p.a. La Iar-Siltal S.p.A. nasce negli anni 70 nello stabilimento di Ticineto (Al) per la produzione di apparecchi che producano freddo (apparecchi per la conservazione di prodotti surgelati, vetrine e conservatori). Successivamente acquisisce dalla Zanussi lo stabilimento di Bassano, entrando nel segmento dei frigoriferi e congelatori verticali. Viene rilevato anche uno stabilimento ad Abbiategrasso, per la produzione di lavabiancheria. L“invasione” dei mercati europei ad opera di produttori, soprattutto turchi e cinesi, ha creato grossi problemi sui prodotti di fascia bassa. Il management di allora non è stato pronto a reagire a questo cambiamento e, pur di mantenere le quote di mercato acquisite, ha iniziato una politica commerciale “suicida” di vendita sottocosto. Nell’ultimo biennio la società si è concentrata sulla ricerca di prodotti innovativi, che possano permettere di presentarsi sul mercato con una riposizionamento strategico sostanziale. Il prodotto allo stadio più avanzato è “ Beatrice ”, una nuova lavatrice con carica da 8,5 Kg, cestello molto più grande e altre interessanti funzionalità. Sono in fase progettuale: un nuovo modello di frigorifero, un nuovo frigo combinato, una lavatrice top-loader e un nuovo congelatore verticale. Inoltre, il Gruppo Gepafim ha apportato in Siltal S.p.A., mediante la propria controllata C. & P. TECHNOLOGY, il brevetto della Refrigerazione Passiva. Quest’ultima è una nuova tecnologia che permette la conservazione di prodotti deperibili quali ortofrutta, carni, prodotti lattiero-caseari, florealicoli etc . .in condizioni di temperature e umidità ottimali senza consumo di energia durante il funzionamento. Tale tecnologia, a seguito delle varie certificazioni e prove, è in corso di applicazione sulle linee di produzione della Siltal. Ma ... chi ha fatto i soldi ? certamente non noi, che tra anticipi di cassa non versati, incongruenze sul FONDO COMETA e INPS fino ad ora ci abbiamo rimesso, quelli che però hanno fatto i soldi e questo è per certo sono i commissari che gestiscono la cosa. Quelli che presentano le carte in ritardo e aspettano fino all'ultimo secondo per fare un accredito di stipendi e che proprio per questi motivi dimostrano il loro non rispetto nei nostri confronti.

Conclusioni!!! Combattiamo, lottiamo, Uniamoci ma soprattutto riprendiamoci quello che è nostro il salario, il futuro, la nostra dignità di uomini e di donne che lavorano.




PS: SONO 9 MESI CHE NON PRENDIAMO LO STIPENDIO